L’intolleranza al latte è definitiva?

La nostra rubrica “Alimentazione e benessere”

Salve Professoressa Ciotta.
Ho sempre assunto a colazione il latte sino a una decina d’anni fa, quando ho iniziato a non digerirlo. Dopo un po’ dall’assunzione iniziavano i problemi da reflusso. Ho interrotto per un periodo, ma se torno a bere il latte regolarmente manifesto gli stessi sintomi. Ormai l’ho eliminato del tutto, ma non le nascondo che mi piacerebbe tornare ad assumere il latte al mattino.
Che consigli può darmi? Grazie.
Simone

Gentile Simone,
Grazie per l’interessante domanda da Lei postami.
Non abbia dubbi a ricontattarmi, qualora la mia risposta non La soddisfi del tutto


 

Molte persone sviluppano tardivamente una intolleranza al Lattosio. Tale intolleranza si manifesta con sintomi gastro-intestinali vari, quali:
gonfiore addominale; diarrea; crampi addominali; meteorismo; gastrite; reflusso gastrico.
La sospensione dell’assunzione di latte e derivati riduce od azzera tali sintomi che, tuttavia, si ripresentano regolarmente allorché si reintroducono nella quotidiana alimentazione latte e derivati.

Sconsiglio, quindi di continuare ad assumere latte e suoi derivati in presenza di costanti e/o ricorrenti sintomi specifici. Quali le alternative?

  • Latte e derivati del latte privi di Lattosio.
    Esistono oggi in commercio numerose Marche che offrono latte e latticini privo di lattosio. Tali prodotti sono facilmente reperibili praticamente ovunque.
  • Latti vegetali (di soia, di mandorla, di noci, di nocciole, di cocco, ecc.).
    Hanno un gradevole sapore e sono ricchi di minerali e di ottime sostanze nutrizionali.
  • Latte e derivati di origine caprina od ovina sono naturalmente con ridotto contenuto di lattosio, che è tuttavia presente.