Catania, dopo due anni “Gladiatori” e “Sanitari” ritrovano “Dai un calcio al linfoma”

Dai un calcio al linfoma 2022

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Quando il tumore non si può prevenire, comunque si può, con le adeguate cure mediche, guarire, come dimostrano i “gladiatori” presenti in campo

È stata una edizione 2022 di “Dai un calcio al linfoma”, disputatasi sabato 18 giugno sul terreno de “La Meridiana” di Catania, particolarmente sentita e partecipata dopo che, negli ultimi due anni, il Covid aveva negato qualsiasi normalità. La gara fra “Gladiatori” e “Sanitari”, allestita dalla delegazione di Belpasso della Lilt (Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori) di Catania ha consentito di ritrovare dopo due anni di stop forzato, su un campo di calcio e quindi fuori dalle corsie di un ospedale, le rappresentative di pazienti ed ex pazienti di oncoematologia e dei medici dei reparti di Ematologia di Policlinico ed Arnas “Garibaldi”.

Il risultato della sfida, seppur maturato in un clima agonisticamente intenso, alla fine conta molto poco (5-3 a favore dei sanitari) quel che è di gran lunga più importante è il messaggio fornito dalla Lilt e cioè che quando il tumore non si può prevenire, comunque si può, con le adeguate cure mediche, guarire, come dimostrano i “gladiatori” presenti in campo; sotto l’aspetto psicologico la presenza in campo degli ex malati rappresenta per i “nuovi” malati un segnale di incoraggiamento di fondamentale importanza.

Ha presentato l’evento Federica Zammataro; hanno intrattenuto il pubblico l’attrice comica Antonella Cirrone e la giovane cantante Grazia Torre che ha pure intonato l’Inno di Mameli prima del calcio d’inizio. La gara fra medici e pazienti è stata anticipata da una gara fra piccoli calciatori, i figli dei medici contro i “Guerrieri” accompagnati dall’associazione Ibiscus (associazione che assiste i bambini malati di tumore) ed è stata seguita dalla partita fra una mista medici-pazienti e la squadra dei “Notai” catanesi (vinta 2-0 da questi ultimi).

“Ci sentiamo non solo accuditi, ma in buone mani, accanto questi fantastici medici a cui affidiamo la nostra vita” ha dichiarato a fine gara il capitano dei “Guerrieri” Vito Cataldo. Aggiunge Gino Asero, organizzatore dell’evento nonché responsabile della delegazione Lilt di Belpasso: “È molto bello che il rapporto fra medico e paziente riesca ad uscire dall’ospedale per diventare ‘umano’ su un campo di calcio contribuendo ad accrescere la fiducia reciproca”.

“Dai un calcio al linfoma è la gara che suggella l’alleanza terapeutica stretta nel percorso di terapia e che si vuol rappresentare come duratura e continuativa anche dopo la fine del percorso stesso di cura” sottolinea il direttore dell’Ematologia dell’Arnas “Garibaldi” dott. Ugo Consoli.

“Il nostro augurio – chiude il presidente della Lilt di Catania, dott.ssa Aurora Scalisi – è quello che questi eventi possano richiamare d’un lato attenzione verso la prevenzione oncologica e, dall’altro, rassicurare chi ha contratto la malattia che si tratta solo di una parentesi che può essere chiusa ritornando alla vita di sempre”.