Una risposta di cura, dignità e umanità alla sofferenza
A cura del Prof. Massimo Libra
Presidente LILT
Associazione Metropolitana di Catania
Nel contesto dell’attuale dibattito pubblico e legislativo sul suicidio medicalmente assistito, sento la responsabilità, anche nel ruolo di referente dell’Associazione Medici Cattolici Italiani (AMCI), Sezione di Catania, di sottolineare l’importanza di un impegno costante per la cura della persona in ogni fase della malattia. Nel documento recentemente elaborato dall’AMCI di Catania (SCARICA IL DOCUMENTO ORIGNALE) si è voluto offrire un contributo serio e rispettoso, che ribadisce la necessità di una medicina che non abbandoni, non si accanisca e non scelga scorciatoie drammatiche, ma che accompagni, curi e accolga con umanità fino all’ultimo istante.
Anche come rappresentante della LILT di Catania, un’organizzazione da sempre impegnata nella prevenzione oncologica, nella diagnosi precoce, nell’educazione sanitaria e nell’assistenza ai malati e alle loro famiglie, ritengo sia fondamentale ribadire il valore inestimabile della vita umana in tutte le sue fasi, soprattutto nei momenti di maggiore fragilità, vulnerabilità e dolore, offrendo non solo assistenza sanitaria, ma anche ascolto, conforto e vicinanza a chi affronta la malattia e la sofferenza.
Credo fermamente che una risposta autentica alla sofferenza debba passare attraverso cure palliative adeguate, personalizzate e tempestive; ma anche tramite un sostegno psicologico qualificato, un accompagnamento spirituale rispettoso e un’assistenza sociale capace di alleviare il peso sulle famiglie già provate dal dolore. Per questo motivo, penso che la LILT di Catania abbia il dovere di collaborare con le istituzioni, insieme all’AMCI e ad altre realtà del terzo settore, per promuovere la creazione nella nostra città di un polo di assistenza integrata dedicato al sollievo della sofferenza dei malati oncologici.
Questo progetto non vuole sostituire o ridimensionare l’importante lavoro svolto dall’hospice esistente, ma intende offrire un ulteriore supporto multidimensionale e personalizzato, in grado di affiancare i pazienti e le loro famiglie lungo tutto il percorso della malattia, con professionalità, attenzione e rispetto della dignità di ciascuno.
Sono consapevole di quanto la nostra terra soffra ancora per la carenza di servizi adeguati nelle fasi più delicate della malattia, e di come spesso le famiglie siano costrette a sostenere da sole il peso di decisioni difficili e percorsi dolorosi. È giunto il momento di colmare questa lacuna con un progetto concreto, umano e condiviso. Sono certo che la nostra associazione sia già pronta a fare la propria parte, mettendo a disposizione competenze, esperienza e professionalità maturate in tanti anni di impegno. Con profondo senso di responsabilità, ribadisco il mio impegno personale, e quello delle due realtà che ho l’onore di rappresentare, per una sanità che accompagni, allevi e non abbandoni mai.