25 maggio: “Dai Un Calcio al Linfoma”, la sfida che ha fatto vincere tutti

Un evento calcistico a cui non è mancato nulla: pubblico, cheerleader, fotografi, tv e tanti gol. Un evento che, tuttavia, al contrario dei veri tornei calcistici, ha fatto vincere proprio tutti, anche gli atleti che sono usciti sconfitti dal terreno di gioco, i quali hanno lasciato il campo sorridenti e soddisfatti per aver trascorso un pomeriggio spensierato in compagnia di coloro con i quali stanno condividendo, o hanno condiviso perché fortunatamente ormai fuori dalla malattia,una fase della propria vita.
Si è disputata sabato scorso, 23 maggio 2015, sul campo dell’Istituto “Leonardo da Vinci” di Catania, la seconda edizione di “Dai Un Calcio al Linfoma”, la doppia partita di calcio che ha opposto i Medici ed Pazienti dei Reparti di Ematologia (Adulti e Pediatrici) degli ospedali catanesi.
Ha aperto la sfida l’incontro fra “Guerrieri” (rappresentativa dei ragazzi in cura presso l’Ematologia Pediatrica del Policlinico) e “A.C. Salute (i figli di medici e infermieri), per la cronaca finita 3-6. A conclusione, il confronto fra “Gladiatori” (i pazienti seniores) e “Sanitari”, 1-4 il risultato finale.

Dismesso il camice, i medici catanesi hanno indossato la casacca granata e sfidato le persone di cui ogni giorno si prendono cura. In campo, fra gli altri: il Prof. Francesco Di Raimondo (Direttore dell’Ematologia del Policlinico di Catania), il Prof. Andrea Di Cataldo e  il Dott. Luca Lo Nigro (Ematologia Pediatrica del Policlinico), il Dott. Ugo Consoli (Direttore dell’Ematologia del Garibaldi di Catania) ed il collega di reparto Dott. Michele Floridia.
“Splendido pomeriggio con una splendida cornice di pubblico – dice il Dott. Ugo Consoli, capitano dei ‘Medici’. Ci siamo divertiti tutti e abbiamo raggiunto il nostro obiettivo: trascorrere insieme due ore serene.”
“L’iniziativa avvicina gli operatori ed i pazienti – argomenta  il Prof. Francesco Di Raimondo. È importante instaurare un sentimento di empatia che può essere utile a sdrammatizzare la gravità delle patologie che seguiamo e che contribuisce a rendere l’ambiente più leggero, oltre che rendere evidente il fatto che noi medici siamo vicini ai nostri pazienti.”
Chiude Claudia Doria, responsabile del settore volontariato della LILT di Catania: “Guardando la partita ho notato come i pazienti sono sempre combattivi, una forza che non li abbandona mai e che li accompagna giorno per giorno. Chi sta lottando contro una malattia così grave conosce più a fondo il valore della vita e, di conseguenza, rende palese la propria voglia di vivere.”

Ad allestire l’evento è stata la LILT di Catania (Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori) insieme all’AIPAMM (Associazione Italiana Pazienti con Malattie Mieloproliferative), con il Patrocinio del Comune di Catania e in collaborazione con l’Unità Operativa di Ematologia dell’Ospedale “Garibaldi”, che ha sede nel presidio di Nesima, e con l’Associazione Italiana Arbitri che ha messo a disposizione due “giacchette” della sezione etnea. Hanno aderito all’evento l’Associazione “Ibiscus” di Catania (che svolge attività di supporto presso l’Ematologia Pediatrica del Policlinico) e l’Associazione Fotografica “Renarossa”, i cui soci hanno documentato l’evento.

Le squadre dei “Guerrieri” (i ragazzi in cura presso l’Ematologia Pediatrica del Policlinico) e della “Salute” (i figli di medici e infermieri)
Le squadre dei “Guerrieri” (i ragazzi in cura presso l’Ematologia Pediatrica del Policlinico) e della “Salute” (i figli di medici e infermieri)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

In campo le squadre di “Gladiatori” (i pazienti seniores) e “Sanitari” (i medici)
In campo le squadre di “Gladiatori” (i pazienti seniores) e “Sanitari” (i medici)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Lo scambio dei gagliardetti; a destra il Dott. Ugo Consoli (Direttore dell’Ematologia del Garibaldi di Catania)
Lo scambio dei gagliardetti; a destra il Dott. Ugo Consoli (Direttore dell’Ematologia del Garibaldi di Catania)